lunedì 25 agosto 2008

VERGINE DEI TRENTATRE


VERGINE DEI TRENTATRE, Patrona dell'Uruguay

Festa: Seconda domenica di novembre
Nell’antico villaggio di Pintado, oggi Villa Vecchia, ventisette chilometri ad ovest della città di Florida, nella repubblica dell’Uruguay, fu eretta alla fine del XVIII secolo una cappella che ricevette il nome di Cappella di Pintado. Il quel luogo si rendeva culto a una piccola Vergine, che, secondo le informazioni più credibili, era stata inviata dai Gesuiti dal Paraguay verso la metà di quello stesso secolo. Quando all’inizio del secolo successivo la popolazione di Pintado ottenne la costruzione di una parrocchia, gli abitanti si consacrarono alla loro Patrona, l’Immacolata, sotto l’invocazione di Nostra Signora di Luján. Il primo parroco, il presbitero Santiago Figueredo, vedendo la povertà e l’aridità di quei terreni decise di trasferire la parrocchia in un luogo più agevole e propizio al culto della Vergine. Andò dal sindaco di Montevideo e una volta ottenuto il permesso, gli abitanti di Pintado si trasferirono in quella che oggi è la città di Florida. In questo luogo fu costruita un’altra cappella dove fu messa la Vergine di Luján. Ai piedi di questa immagine il 25 maggio del 1825 iniziò la lotta per l’indipendenza dell’ Uruguay.
"La nobile terra degli uruguaiani, bella per il verde delle sue praterie e per le sue montagne lievemente ondulate, si orgoglia di essere una antica sede della pietà mariana, quella pietà che suggerisce ai cristiani sentimenti religiosi, ma al tempo stesso riporta il ricordo della libertà conquistata agli albori della Patria nascente a tutti i cittadini.” Con queste parole Papa Giovanni XXIII inizia la bolla in cui dichiara patrona principale dell’Uruguay la Vergine dei Trentatre. Più avanti, dopo aver parlato dell’origine di questa devozione continua: "Finalmente ai nostri giorni – e questo è motivo di grande gioia – tutto il popolo della Repubblica venera con amore ardente la stessa Vergine, che, se veramente occupa il centro del tempio, con maggior ragione si deve dire che vive nell’anima e nella mente di tutti."
Questa piccola immagine della Vergine, così cara a tutti gli uruguaiani, è alta solo trentasei centimetri. È scolpita in legno di cedro e proviene, secondo la tradizione, dalle missioni dei padri Gesuiti. La sacra immagine è stata messa nella chiesa della Florida Blanca e immediatamente i suoi abitanti le hanno reso un culto filiale.
Il nome della Vergine potrebbe sembrare strano a chi non conosce la sua storia. L’origine di questa invocazione della Vergine dei Trentatre è legata alle gesta di liberazione degli Uruguaiani. La devozione non ha nessun evento straordinario alla sua origine, nessun segnale che va oltre l’ordine naturale delle cose. All’inizio del XIX secolo i popoli latinoamericani lottavano per la loro indipendenza. Accadeva anche in Uruguay. Era il 1825. La lotta per la libertà era comandata da un valoroso gruppo di patrioti; tutti loro, come il resto del popolo, erano cattolici e fervorosi devoti della Vergine María. Come è naturale, all’inizio della rischiosa campagna per ottenere la libertà della Patria, vollero mettere l’esito della loro impresa nelle mani di Maria. Così i condottieri andarono in parrocchia, parteciparono alla santa messa e alla fine misero la bandiera tricolore davanti all’immagine della Santissima Vergine chiedendo la sua benedizione. Il condottieri erano esattamente trentatre, e da allora il popolo uruguaiano ha chiamato la "Vergine dei Trentatre” la piccola immagine della Chiesa Parrocchiale di Florida
Papa Giovanni Paolo II è andato in pellegrinaggio al santuario mariano e nel suo Angelus del 28 giugno del 1992 ha condiviso la sua esperienza in questo luogo: "Ricordo con emozione la visita a Nostra Signora dei Trentatre, l‘8 maggio del 1988, durante il viaggio apostolico in quella cara Nazione: contemplando la santa immagine ho pregato per l’America Latina, perché – come avevo sottolineato quel giorno stesso, recitando il Regina Coeli- "la Vergine Maria, Regina degli Apostoli, colei che con la sua fede e il suo esempio di vita, precede gli araldi del Vangelo, ci fa sentire la fratellanza tra tutti i popoli che in queste terre benedette hanno accolto la parola e il battesimo di Cristo..."

Devozioni e celebrazioni
Come in tutti i paesi, soprattutto in America, il santuario è stato un centro di riunioni, per le feste ma anche per le disgrazie del popolo.
Secondo antiche testimonianze, ogni volta che c’erano pestilenze o secche si facevano processioni per implorare la Vergine dei Trentatré. Appena ottenuta la grazia, si pregava la messa d’azione per la grazia ricevuta e si dava la benedizione con il Santissimo. Occasioni particolari di preghiera furono le disgrazie collettive, come il colera nel 1866, o le epidemie di tifo e di vaiolo. Il primo pellegrinaggio nazionale risale al 15 agosto del 1908, organizzato dalla Congregazione Mariana Maggiore di Montevideo.
Nel 1945 il Vescovo Diocesano Mons. Miguel Paternain ebbe la felice e originale idea di fare un tragitto per portare l’immagine della Vergine dei Trentatre a tutte le diocesi, quasi mezzo Uruguay. Il tragitto, che durò dal 6 al 28 ottobre del 1945, fece nascere piccole missioni popolari nelle grandi città dove passava: Minas, Treinta y Tres, Melo, Tacuarembó, Paso de los Toros, Durazno, Sarandí e Florida. Nei piccoli villaggi e lungo il percorso – in molti tratti non c’era neanche la strada – si aggregava gente piena di entusiasmo. In ogni luogo fu una bella occasione per unire la devozione alla tradizione della patria, con omaggi tipici come cavalcate, sfilate di carri e carrette.
Da allora il pellegrinaggio è diventato una celebrazione classica in tutte le diocesi, e avviene la seconda domenica di novembre. Lo schema tradizionale della Messa solenne la mattina e la processione per le strade della città nel pomeriggio si è man mano evoluto. Ora si fa una grande celebrazione all’aperto, nel parco dove è stata letta la Dichiarazione dell’Indipendenza Nazionale nel 1825. Le lunghe camminate sono state sostituite da celebrazioni più moderate di letture e meditazioni sulla Parola. Da alcuni anni si fa, soprattutto per i giovani, un percorso di 13 Km portando l’immagine della Vergine, pregando, cantando e riflettendo sul tema dell’anno.
http://www.fides.org/ita/documents/dossier_santuari_mariani_america_180807.doc

(immagine che si trova nella casa di riposo scalabrini, nella Missione Cattolica Italiana

domenica 24 agosto 2008

sabato 23 agosto 2008

FESTA PATRONALE

Il 15 agosto la nostra parrocchia, Nuestra Señora de la Asunción y Madre le los Migrantes, a festeggiato la santa Patrona, Maria Assunta in Cielo,
e domenica 17 nella messa delle 11.00 ha fatto la processione intorno alla parrocchia. Qui le foto:






























Giornata della catechesi

Sabato 16 agosto le parrocchie della zona 8 di Montevideo, tra le quali la parrocchia L’Assunzione (Missione cattolica italiana), hanno festeggiato, con una giornata di giochi, per i bambini e i catechisti, la giornata della catechesi. Qui alcune foto e rimandiamo al blog per vedere tutte le foto da noi fatte.


http://jorcat2008.blogspot.com/











mercoledì 13 agosto 2008

L’interculturalità vissuta e promossa dalle religiose

Fondazione Migrantes

Le migrazioni sono cultura (E. Modica)

L’interculturalità vissuta e promossa dalle religiose

Sono molte le religiose che hanno un impegno diretto con la mobilità umana, tanto oggi come nella storia della vita religiosa. Possiamo ricordare la Santa Francesca S. Cabrini, madre dei migranti, la Serva di Dio, Madre Assunta Marchetti, Madre Clelia Merloni e tante altre. Attente ai segni dei tempi hanno dato delle risposte secondo le realtà dalle quali si sentivano chiamate in causa in nome del Vangelo. L’azione e la visione della progettualità della Chiesa in risposta alle sfide che l’evangelizzazione è chiamata ad attivare nel sociale, sia tra migranti che in altri contesti specifici, ha sempre potuto contare, qualitativamente e anche in modo espressivo quantitativamente, con la presenza, l’intelligenza e la santità di donne consacrate. Al n. 57 di Vita Consacrata questo aspetto è formalmente assunto dalla Chiesa: “Anche il futuro della nuova evangelizzazione, come del resto di tutte le altre forme di azione missionaria, è impensabile senza un rinnovato contributo delle donne, specialmente delle donne consacrate”.
http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_edit_doc.edit_documento?p_id=13608

giovedì 7 agosto 2008

30 anni dalla fondazione dell'associazione Trevisani in Uruguay






Per festeggiare i primi 30 anni dalla nascita dell’associazione Trevisana in Uruguay i soci y familiari e amici si sono riuniti domenica 3 agosto alla missione italiana.
Dopo la Santa Messa di azione di grazia per gli anni trascorsi si sono riuniti nel salone della missione per il pranzo.

Festa patria del Perù alla missione cattolica




Domenica 27 di luglio la collettività peruana in Montevideo si è incontrata alla missione italiana per celebrare la sua festa patria. Numerosi i permani che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica in rendimento di grazie per il Perù. Dopo la santa messa si sono ritrovati nel salone della missione per un brindisi. Tale incontro, promosso dalle autorità dell’ambasciata e consolato peruano, a dato occasione per dare il saluto e gli auguri del presidente peruano ai cittadini fuori patria.