martedì 2 settembre 2008

Il nuovo Nunzio Apostolico in Uruguay, Monsignor Anselmo Guido Pecorari





Il nuovo Nunzio Apostolico in Uruguay, Monsignor Anselmo Guido Pecorari, nativo di Sermide (MN), ha presentato al Presidente della Repubblica, Dr. Tabaré Vázquez, le credenziali che lo accreditano come rappresentante di Sua Santità Benedetto XVI.
Le dette credenziali sono state presentate presso la Residenza Presidenziale, nella Avenida Suárez, a Montevideo.
In virtù del cosiddetto "diritto di decanato" vigente nel paese sudamericano, il Nunzio apostolico ha assunto anche il ruolo di decano del corpo diplomatico in Uruguay.
Oltre a curare le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e lo Stato in cui opera, il Nunzio rappresenta la Santa Sede presso la chiesa locale e svolge, quindi, anche funzioni interne all'ordinamento canonico.
In questa veste si occupa della procedura di nomina dei nuovi vescovi in tutte le diocesi che fanno parte dello Stato di sua competenza: conduce le indagini relative, preparando, spedendo e organizzando i questionari in cui si chiede quale potrebbe essere il giusto profilo del nuovo pastore; aggiorna la lista dei preti proposti periodicamente dai vescovi come idonei per l'episcopato; propone alla Congregazione per i vescovi una terna di candidati, tra i quali sarà scelto il nuovo vescovo.

Biografia:
Monsignor Pecorari è nato a Sermide, in provincia di Mantova, il 19 maggio 1946. Ha completato gli studi nel Seminario Vescovile di Mantova.
E' stato ordinato sacerdote nel 1970 e successivamente si è laureato prima in Teologia, successivamente ha ottenuto i Dottorati in Teologia Morale e in Diritto Canonico. E' entrato nel 1980 a far parte del Servizio Diplomatico della Santa Sede, iniziando il proprio servizio in Liberia, Sierra Leone, Guinea e Gambia.
Ha prestato servizio presso la Segreteria dello Stato del Vaticano, prima di essere inviato come Consigliere presso le Nunziatura di Spagna e Andorra (1995-1999), Irlanda (1999-2001), Slovenia e Macedonia. Il compianto Pontefice Giovanni Paolo II lo nominò il 29 novembre 2003 Nunzio in Ruanda e al tempo stesso Arcivescovo di Populonia. Ricevette l'ordinazione di Vescovo a Mantova dal cardinale Angelo Sodano.
Il 24 maggio scorso è stato nominato da Papa Benedetto XVI quale Nunzio nella Repubblica dell'Uruguay, dove è arrivato lo scorso 4 agosto. Oltre all'italiano, Monsignor Pecorari parla correntemente spagnolo, inglese e francese.

lunedì 25 agosto 2008

VERGINE DEI TRENTATRE


VERGINE DEI TRENTATRE, Patrona dell'Uruguay

Festa: Seconda domenica di novembre
Nell’antico villaggio di Pintado, oggi Villa Vecchia, ventisette chilometri ad ovest della città di Florida, nella repubblica dell’Uruguay, fu eretta alla fine del XVIII secolo una cappella che ricevette il nome di Cappella di Pintado. Il quel luogo si rendeva culto a una piccola Vergine, che, secondo le informazioni più credibili, era stata inviata dai Gesuiti dal Paraguay verso la metà di quello stesso secolo. Quando all’inizio del secolo successivo la popolazione di Pintado ottenne la costruzione di una parrocchia, gli abitanti si consacrarono alla loro Patrona, l’Immacolata, sotto l’invocazione di Nostra Signora di Luján. Il primo parroco, il presbitero Santiago Figueredo, vedendo la povertà e l’aridità di quei terreni decise di trasferire la parrocchia in un luogo più agevole e propizio al culto della Vergine. Andò dal sindaco di Montevideo e una volta ottenuto il permesso, gli abitanti di Pintado si trasferirono in quella che oggi è la città di Florida. In questo luogo fu costruita un’altra cappella dove fu messa la Vergine di Luján. Ai piedi di questa immagine il 25 maggio del 1825 iniziò la lotta per l’indipendenza dell’ Uruguay.
"La nobile terra degli uruguaiani, bella per il verde delle sue praterie e per le sue montagne lievemente ondulate, si orgoglia di essere una antica sede della pietà mariana, quella pietà che suggerisce ai cristiani sentimenti religiosi, ma al tempo stesso riporta il ricordo della libertà conquistata agli albori della Patria nascente a tutti i cittadini.” Con queste parole Papa Giovanni XXIII inizia la bolla in cui dichiara patrona principale dell’Uruguay la Vergine dei Trentatre. Più avanti, dopo aver parlato dell’origine di questa devozione continua: "Finalmente ai nostri giorni – e questo è motivo di grande gioia – tutto il popolo della Repubblica venera con amore ardente la stessa Vergine, che, se veramente occupa il centro del tempio, con maggior ragione si deve dire che vive nell’anima e nella mente di tutti."
Questa piccola immagine della Vergine, così cara a tutti gli uruguaiani, è alta solo trentasei centimetri. È scolpita in legno di cedro e proviene, secondo la tradizione, dalle missioni dei padri Gesuiti. La sacra immagine è stata messa nella chiesa della Florida Blanca e immediatamente i suoi abitanti le hanno reso un culto filiale.
Il nome della Vergine potrebbe sembrare strano a chi non conosce la sua storia. L’origine di questa invocazione della Vergine dei Trentatre è legata alle gesta di liberazione degli Uruguaiani. La devozione non ha nessun evento straordinario alla sua origine, nessun segnale che va oltre l’ordine naturale delle cose. All’inizio del XIX secolo i popoli latinoamericani lottavano per la loro indipendenza. Accadeva anche in Uruguay. Era il 1825. La lotta per la libertà era comandata da un valoroso gruppo di patrioti; tutti loro, come il resto del popolo, erano cattolici e fervorosi devoti della Vergine María. Come è naturale, all’inizio della rischiosa campagna per ottenere la libertà della Patria, vollero mettere l’esito della loro impresa nelle mani di Maria. Così i condottieri andarono in parrocchia, parteciparono alla santa messa e alla fine misero la bandiera tricolore davanti all’immagine della Santissima Vergine chiedendo la sua benedizione. Il condottieri erano esattamente trentatre, e da allora il popolo uruguaiano ha chiamato la "Vergine dei Trentatre” la piccola immagine della Chiesa Parrocchiale di Florida
Papa Giovanni Paolo II è andato in pellegrinaggio al santuario mariano e nel suo Angelus del 28 giugno del 1992 ha condiviso la sua esperienza in questo luogo: "Ricordo con emozione la visita a Nostra Signora dei Trentatre, l‘8 maggio del 1988, durante il viaggio apostolico in quella cara Nazione: contemplando la santa immagine ho pregato per l’America Latina, perché – come avevo sottolineato quel giorno stesso, recitando il Regina Coeli- "la Vergine Maria, Regina degli Apostoli, colei che con la sua fede e il suo esempio di vita, precede gli araldi del Vangelo, ci fa sentire la fratellanza tra tutti i popoli che in queste terre benedette hanno accolto la parola e il battesimo di Cristo..."

Devozioni e celebrazioni
Come in tutti i paesi, soprattutto in America, il santuario è stato un centro di riunioni, per le feste ma anche per le disgrazie del popolo.
Secondo antiche testimonianze, ogni volta che c’erano pestilenze o secche si facevano processioni per implorare la Vergine dei Trentatré. Appena ottenuta la grazia, si pregava la messa d’azione per la grazia ricevuta e si dava la benedizione con il Santissimo. Occasioni particolari di preghiera furono le disgrazie collettive, come il colera nel 1866, o le epidemie di tifo e di vaiolo. Il primo pellegrinaggio nazionale risale al 15 agosto del 1908, organizzato dalla Congregazione Mariana Maggiore di Montevideo.
Nel 1945 il Vescovo Diocesano Mons. Miguel Paternain ebbe la felice e originale idea di fare un tragitto per portare l’immagine della Vergine dei Trentatre a tutte le diocesi, quasi mezzo Uruguay. Il tragitto, che durò dal 6 al 28 ottobre del 1945, fece nascere piccole missioni popolari nelle grandi città dove passava: Minas, Treinta y Tres, Melo, Tacuarembó, Paso de los Toros, Durazno, Sarandí e Florida. Nei piccoli villaggi e lungo il percorso – in molti tratti non c’era neanche la strada – si aggregava gente piena di entusiasmo. In ogni luogo fu una bella occasione per unire la devozione alla tradizione della patria, con omaggi tipici come cavalcate, sfilate di carri e carrette.
Da allora il pellegrinaggio è diventato una celebrazione classica in tutte le diocesi, e avviene la seconda domenica di novembre. Lo schema tradizionale della Messa solenne la mattina e la processione per le strade della città nel pomeriggio si è man mano evoluto. Ora si fa una grande celebrazione all’aperto, nel parco dove è stata letta la Dichiarazione dell’Indipendenza Nazionale nel 1825. Le lunghe camminate sono state sostituite da celebrazioni più moderate di letture e meditazioni sulla Parola. Da alcuni anni si fa, soprattutto per i giovani, un percorso di 13 Km portando l’immagine della Vergine, pregando, cantando e riflettendo sul tema dell’anno.
http://www.fides.org/ita/documents/dossier_santuari_mariani_america_180807.doc

(immagine che si trova nella casa di riposo scalabrini, nella Missione Cattolica Italiana

domenica 24 agosto 2008

sabato 23 agosto 2008

FESTA PATRONALE

Il 15 agosto la nostra parrocchia, Nuestra Señora de la Asunción y Madre le los Migrantes, a festeggiato la santa Patrona, Maria Assunta in Cielo,
e domenica 17 nella messa delle 11.00 ha fatto la processione intorno alla parrocchia. Qui le foto:






























Giornata della catechesi

Sabato 16 agosto le parrocchie della zona 8 di Montevideo, tra le quali la parrocchia L’Assunzione (Missione cattolica italiana), hanno festeggiato, con una giornata di giochi, per i bambini e i catechisti, la giornata della catechesi. Qui alcune foto e rimandiamo al blog per vedere tutte le foto da noi fatte.


http://jorcat2008.blogspot.com/











mercoledì 13 agosto 2008

L’interculturalità vissuta e promossa dalle religiose

Fondazione Migrantes

Le migrazioni sono cultura (E. Modica)

L’interculturalità vissuta e promossa dalle religiose

Sono molte le religiose che hanno un impegno diretto con la mobilità umana, tanto oggi come nella storia della vita religiosa. Possiamo ricordare la Santa Francesca S. Cabrini, madre dei migranti, la Serva di Dio, Madre Assunta Marchetti, Madre Clelia Merloni e tante altre. Attente ai segni dei tempi hanno dato delle risposte secondo le realtà dalle quali si sentivano chiamate in causa in nome del Vangelo. L’azione e la visione della progettualità della Chiesa in risposta alle sfide che l’evangelizzazione è chiamata ad attivare nel sociale, sia tra migranti che in altri contesti specifici, ha sempre potuto contare, qualitativamente e anche in modo espressivo quantitativamente, con la presenza, l’intelligenza e la santità di donne consacrate. Al n. 57 di Vita Consacrata questo aspetto è formalmente assunto dalla Chiesa: “Anche il futuro della nuova evangelizzazione, come del resto di tutte le altre forme di azione missionaria, è impensabile senza un rinnovato contributo delle donne, specialmente delle donne consacrate”.
http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_edit_doc.edit_documento?p_id=13608

giovedì 7 agosto 2008

30 anni dalla fondazione dell'associazione Trevisani in Uruguay






Per festeggiare i primi 30 anni dalla nascita dell’associazione Trevisana in Uruguay i soci y familiari e amici si sono riuniti domenica 3 agosto alla missione italiana.
Dopo la Santa Messa di azione di grazia per gli anni trascorsi si sono riuniti nel salone della missione per il pranzo.

Festa patria del Perù alla missione cattolica




Domenica 27 di luglio la collettività peruana in Montevideo si è incontrata alla missione italiana per celebrare la sua festa patria. Numerosi i permani che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica in rendimento di grazie per il Perù. Dopo la santa messa si sono ritrovati nel salone della missione per un brindisi. Tale incontro, promosso dalle autorità dell’ambasciata e consolato peruano, a dato occasione per dare il saluto e gli auguri del presidente peruano ai cittadini fuori patria.

venerdì 25 luglio 2008

cittadinanza italiana: nel 2007 trattate il 50% in più di domande

Ridotti i tempi di attesa – i dati in una rilevazione statistica del Ministero dell’Interno



roma (Migranti-press) – Sono state circa 40.000 le pratiche di richiesta di cittadinanza italiana esaminate nel corso del 2007 dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze; tra concesse, respinte ed inammissibili, sono il 50% in più rispetto all’anno precedente.

È quanto emerge da una rilevazione effettuata dallo stesso ufficio del Ministero dell’Interno, diretto dal Prefetto perla Stancari, che evidenzia un incremento costante, negli ultimi anni, delle richieste effettuate. Sono 38.466 i cittadini stranieri che nel 2007 hanno ottenuto il passaporto italiano, mentre nel 2006 erano stati 35.766. di questi, 31.609 hanno ottenuto la cittadinanza italiana per matrimonio ed i restanti 6.857 per naturalizzazione (dopo aver raggiunto i 10 anni di residenza nel territorio italiano). Rimangono sostanzialmente invariate, rispetto al 2006, le nazionalità di provenienza dei richiedenti. Tra i primi otto: Marocco (3.850), Romania (3.509), Albania (2.605), Argentina (2.410), Brasile (1.928), Ucraina (1.389), Cuba (1.355), Polonia (1.255). Sono 246.213 i cittadini stranieri che dal 1980 al 31 dicembre 2007 hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Positivo, infine, il risultato raggiunto in termini di organizzazione, dalle strutture responsabili del procedimento, grazie anche ai recenti interventi di informatizzazione del servizio (sito ristrutturato, call center, casella di posta elettronica dedicata), che hanno permesso di raddoppiare il numero delle pratiche definite riducendo i tempi di attesa.

martedì 22 luglio 2008

Etnie

Attualmente la popolazione è composta prevalentemente (per oltre il 90%) da discendenti di immigrati di origine europea (provenienti in massima parte dalla Spagna e dall' Italia). Il forte flusso migratorio dall'Europa ha influenzato cultura e architettura del paese e Montevideo, la capitale, è una città con caratteristiche che richiamano quelle dei grandi centri europei: è stato notato come Montevideo somigli a città come Tel Aviv o Barcellona. Oggigiorno quasi metà della popolazione complessiva dell'Uruguay vive nell'area metropolitana della capitale. La densità della popolazione nella parte meridionale del paese è sensibilmente più elevata che all'interno dove invece gli insediamenti sono demograficamente meno consistenti.

Le popolazioni indigene (Charrúas, Guanaes, Yaros, Chanaes) che vivevano di caccia e raccolta sono praticamente state sterminate nel XIX secolo.

La composizione etnica uruguaiana è la seguente:

Latini (Iberici, Italiani) 88%
meticci 8%
neri 4%

Religione
Dal 1916 vige la separazione fra stato e chiesa, la libertà di culto è sancita dalla costituzione e l'influenza della chiesa cattolica sulla società, contrariamente a quanto accade in altri paesi dell'America latina, è relativamente ridotta. Comunque, la maggior parte della popolazione è solo nominalmente religiosa.

La composizione religiosa del paese è la seguente:

Cattolici 66%
Protestanti 2%,
Ebrei 2%,
Atei e agnostici 30%.

Lingue
La lingua ufficiale del paese è lo spagnolo nella sua variante Rioplatense una parlata diffusa anche nella maggior parte dell'Argentina, che presenta alcune sensibili differenze (soprattutto fonetiche) con il Castigliano iberico.

Nella parte settentrionale del paese, al confine con il Brasile, è diffusa una parlata scherzosamente definita portuñol, data la forte influenza del portoghese sia nella pronuncia, sia, in misura minore, nelle strutture grammaticali.
Informazioni

Nome completo: Uruguay

Nome ufficiale: República Oriental del Uruguay

Lingua ufficiale: spagnolo

Capitale: Montevideo (1.325.968 ab. / 2004)

Politica

Governo: Repubblica presidenziale
Presidente: Tabaré Vázquez Rosas
Indipendenza: 25 agosto 1825 dal Brasile
Ingresso nell'ONU: 18 dicembre 1945

Superficie
Totale: 176.220 km² km² (90º)
% delle acque: 1,5 %

Popolazione
Totale (stima lug. 2006): 3.431.932 ab. (133º)
Densità: 19 ab./km²

Geografia
Continente: America
Fuso orario: UTC -3

Economia
Valuta: Peso uruguaiano

Varie
TLD: .uy
Prefisso tel.: +598
Sigla autom.: ROU
Inno nazionale: Orientales, la Patria o la tumba
Festa nazionale: 25 agosto
L'Uruguay è uno stato (176.220 km², 3.399.237 abitanti, capitale Montevideo) dell'America meridionale.

Confina a nord-est e nord col Brasile, a ovest con l'Argentina, a sud con il Río de la Plata, a est con l'Oceano Atlantico. L'Uruguay è una repubblica presidenziale, il capo di stato attuale è Tabaré Vázquez. La lingua ufficiale è lo spagnolo.

Si presume che il territorio dell'attuale Uruguay fosse abitato fin dal VII millennio a.C. da piccoli gruppi di popolazioni nomadi, la prima popolazione stanziale furono i Charrúas. La storia ufficiale inizia nel 1516 quando, secondo le cronache spagnole Juan Díaz de Solís raggiunse la foce del Río de la Plata scoprendo il paese, la versione portoghese vuole che la foce fosse stata scoperta due anni prima da esploratori portoghesi. Il primo insediamento stabile fu fondato nel 1624 a Soriano (sulle rive del Río Negro), l'epoca successiva fu caratterizzata da costanti scontri con i portoghesi che rivendicavano la sovranità sul territorio. Del 1726 è la fondazione di Montevideo.



cominciamo una nuova paggina