martedì 19 gennaio 2010

Haiti: l'appello di P. Giuseppe Durante

Da Avvenire - martedì 19 gennaio 2010
Padre Giuseppe è da solo con duecento feriti:
"Il seminario di San Carlo è senza medicine"
L'appello. Il religioso chiede aiuto. Una catena di solidarietà in arrivo dalla Regione Lombardia e dal Veneto.
Padre Giuseppe è rimasto da solo, insieme ad una suora a fronteggiare l'emergenza. Intorno a lui, duecento feriti sistemati con soluzioni di fortuna nei locali del seminario.
I medici cileni che collaboravano con lui sono stati richiamati dall'ong di cui fanno parte, le scorte di medicinali sono finite, molti rischiano la cancrena.
Le comunicazioni telefoniche sono molto difficili, come nel resto del Paese, ma abbiamo raccolto il suo drammatico Sos e stiamo cercando di raggiungerlo. Forse domani saremo da lui, a Croix de Bouquet, alla periferia della capitale. Suor Marcella Catozza è in missione da quattro anni ad Haiti. Prsta la sua opera nella grande baraccopoli di Cité Soleil, una città nella città alla periferia di Port-au-Prince, ma per motivi di sicurezza dorme insieme alle consorelle della Fraternità missionaria francescana in una struttura adiacente al seminario San Carlo Borromeo messa a disposizione da padre Giuseppe Durante, missionario scalabriniano. In quindici anni di lavoro, grazie al contributo finanziario e all'aiuto di decine di volontari del Trevigiano, accanto al seminario sono sorte altre strutture: la sede della conferenza episcopale haitiana, un'azienda agricola, una scuola e un dispensario.
Il complesso, costruito da muratori e tecnici veneti, è una delle poche strutture scampate alla devastazione del terremoto. Suor Marcella, che appartiene alla Fraternità francescana missionaria, era rientrata in Italia a Natale per la morte della madre, e l'altro giorno è ripartita di nuovo per l'isola caraibica insieme a una delegazione della Regione Lombardia che sta portando farmaci e attrezzature di emergenza e che deve valutare gli interventi da realizzare nel medio periodo.
Padre Giuseppe è un uomo che ha dato la sua vita per la popolazione haitiana, un esempio commovente di dedizione all'uomo nel segno della fede - racconta la religiosa -. Ogni anno dalle parrocchie del Trevigiano arrivano volontari che collaborano all'ampliamento della struttura, diventata una vera città della carità. In queste ore si sono mossi per portare aiuto anche sua sorella e alcuni concittadini. (Giorgio Paolucci)

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