Caro confratello religioso e seminarista
Cari laici e giovani scalabrinianiA nome della Congregazione, insieme con il Consiglio Generale, voglio esprimere il mio "GRAZIE!" a tutti voi - religiosi/e, laici, giovani e migranti - che nel "silenzio della carità" avete già collaborato alla Campagna di Solidarietà con Haiti promossa dalla Direzione generale. Ho apprezzato particolarmente il coinvolgimento dei nostri missionari di origine haitiana, sparsi per il mondo, i quali hanno diffuso via internet gli appelli alla preghiera, alla solidarietà e si sono adoperati per mobilitare le comunità dei migranti in cui svolgono il loro servizio pastorale. A voi, carissimi confratelli, tutta la nostra Congregazione è vicina, con un pensiero particolare alle vostre famiglie e parrocchie di origine!
La solidarietà è stata grande! In seguito alla lettera inviata dall'Economo generale il giorno 14 gennaio u.s. sono arrivati finora 60.000,00 dollari USA, dalle più diverse nazioni e provenienze. Ne abbiamo già spediti la metà per il servizio solidale che i confratelli - religiosi e seminaristi - e i volontari svolgono in nome di Scalabrini. Essi accudiscono la "folla" dei sopravvissuti di questa grande catastrofe naturale, feriti fisicamente e psicologicamente. Sono con noi in questo aiuto le nostre vicine di casa, le Suore Domenicane della Presentazione.
Ricordo che in questo momento abbiamo ad Haiti 10 seminaristi e 6 missionari, dei quali voglio elencare i nomi, affinché li ricordiamo nell'Eucaristia di domenica prossima: P. Jean-Robert Royal, P. Giuseppe Durante, P. Sergio Morotti, P. Richard Gérard e due religiosi studenti di teologia: Adler e Jean. Grazie! Voi siete le mani, i piedi e il cuore di tutti gli scalabriniani, che attraverso di voi si prendono cura dei poveri ad Haiti!
Ricordo, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, che abbiamo un seminario propedeutico e un seminario filosofico, un centro di formazione per giovani, un centro di spiritualità, un ambulatorio medico di servizio gratuito, una scuola per 450 studenti, una fattoria agricola e una serie di strutture al servizio della Conferenza Episcopale Haitiana e della missione di pace dell'ONU - infermieri, medici e militari.
Vi comunico alcune informazioni ricevute, purtroppo frammentarie, perché rimane ancora molto difficile il contato diretto con la nostra comunità.
Quattro giorni dopo il terremoto, quattro volontari, fra cui la sorella e il cognato del nostro missionario P. Giuseppe Durante sono arrivati al Centro Pastorale e Seminario San Carlo, a Croix-de-Bouquets. Il viaggio era stato già fissato in precedenza, nel quadro dei rapporti di collaborazione con la missione, come avviene da alcuni anni. Ora, dopo quanto è successo, due di loro hanno deciso di rimanere fino al 13 febbraio e gli altri due fino a Pasqua.
I volontari hanno già proceduto alla riparazione dell'impianto delle tubature dell'acqua che erano state danneggiate, al montaggio dei generatori di energia e ad altri lavori di adattamento delle strutture per l'emergenza umanitaria.
Tutti si danno da fare per accogliere i feriti che accorrono numerosi alla nostra missione. Nel campo di calcio è stato allestito un ospedale da campo mobile. Inoltre tutti gli edifici del nostro Seminario servono da riparo ai molti feriti. L'ambulatorio medico che praticava servizi gratuiti è diventato un "vero" ospedale in quella regione, a 10 km dalla capitale Port-au-Prince ed è stracolmo di feriti! Attualmente nella nostra missione lavorano 50 volontari, guidati da 15 medici volontari arrivati dall'Italia, Santo Domingo e USA. Il rimanente spazio circostante è occupato da baracche.
La campagna continua in tanti modi. So che anche le Province si sono mobilitate per aiutare. Tutti siamo necessari in questo momento. Sabato prossimo partiranno per Santo Domingo 45 quintali di viveri raccolti dal signor Florio, fratello di P. Giuseppe, e da amici, per aiutare nel mantenimento di tutti i volontari, ma soprattutto, per coloro che dipendono attualmente dalla Congregazione per le cure e la sopravvivenza.
La Protezione civile italiana (nucleo della Lombardia) è accampata sul terreno circostante al nostro Seminario San Carlo.
Ho saputo che il Consiglio Mondiale delle Chiese sta chiedendo il condono immediato e totale del debito estero di Haiti. Voglio vedere le nostre ONG e Centri Studi coinvolti in queste ed altre campagne, affinché la ricostruzione del paese possa avvenire senza impedimenti "illegittimi" da parte dei paesi ricchi!
Domenica prossima saremo tutti uniti attorno alla stessa Eucaristia per pregare con le comunità migranti per i nostri missionari haitiani, assieme alle loro famiglie e comunità, per lodare e ringraziare il Signore per la testimonianza di carità dei 6 missionari, 10 seminaristi e 50 volontari presenti ad Haiti.
P. Sérgio O. Geremia, c.s.
Superiore generale
--------------------------------------------------------------------------------
Per inviare un contributo per Haiti:
IN ITALIA: Banca Intesa SPA, Filiale n. 1684 - Roma Monteverde
IBAN: IT60 P030 6905 0780 0000 0020 427
Numero conto: 204 / 27
Conto intestato a: Casa Generalizia della Congregazione dei Missionari di San Carlo - Scalabriniani
Causale: fondo assistenza Haiti.
DALL'EUROPA: Banca Intesa SPA, Filiale n. 1684 - Roma Monteverde
IBAN: IT60 P030 6905 0780 0000 0020 427
BIC: BCITITMM729 - Numero conto: 204 / 27
Conto intestato a: Casa Generalizia della Congregazione dei Missionari di San Carlo - Scalabriniani
Causale: fondo assistenza Haiti.
NEGLI STATI UNITI e CANADA:
Inviare assegno a: Fathers of St. Charles (mettere nell'assegno la nota: Haiti Relief Fund)
209 Flagg Pl., Staten Island, N.Y. 10304
IN AMERICA DEL SUD, AUSTRALIA ed ASIA:
Inviare all'Economo Provinciale, che si incaricherà di avvisare la Direzione generale, la quale subito provvederà a inoltrare il corrispondente al conto di emergenza a carico dei nostri Missionari in Haiti.